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Le date di vendemmia in Borgogna, a Beaune, dal 1354 al 2021
Franco Zavatti
Alcuni giorni prima di ferragosto 2022 ho sentito in un telegiornale RAI
-credo il TG3 delle 19- la notizia che la vendemmia (di uve da spumante?)
quest'anno sarebbe stata anticipata a causa delle avverse "condizioni
climatiche" (cioè meteorologiche): alta temperatura e siccità dovute,
ça va sans dire, alle attività umane. Nel corso del servizio si
specificava che l'anticipo sarebbe stato di una settimana; il tono era tra il
tragico e il catastrofico.
Ho pensato che non tutti si rendono conto di cosa significhi una settimana
(di anticipo o di ritardo) nell'inizio della vendemmia e mi propongo qui di
mostrare la serie delle date di vendemmia (GHD, Grape Harvest Date) dal 1354
al 2021 (al momento di scrivere, la vendemmia 2022 non è iniziata o la sua
data non è disponibile) a Beaune (Borgogna, Francia, per il pinot nero).
Questa serie, probabilmente la più lunga disponibile, è stata pubblicata
originariamente da Labbé e Gaveau nel 2013 (dal 1371 al 2010) ed è stata
aggiornata ed estesa da Labbé e collaboratori nel 2019 (Labbé et al., 2019).
È disponibile nell'archivio svizzero echdb.unibe.ch, nella forma (versione in italiano) che mostro
in figura 1
Fig.1:
Esempio di dati estratti dal database echdb.unibe.ch. Questa è una delle
molte decine di pagine che coprono l'intervallo 1354-2018 CE.
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che mi ha costretto a inserire a mano i 664 dati per anno e giorno
di inizio della vendemmia, indicato dalla sigla DoY (Day of Year).
Ho esteso la serie originale, che copre fino all'anno 2018, con le tre ultime
date di vendemmia (2019, 2020, 2021) disponibili in rete, per un totale di
667 dati.
L'insieme dei valori GHD è mostrato in figura 2 con il loro spettro
MEM che presenta periodi forse riconducibili alle grandi oscillazioni (AMO,
NAO, ...: 60 e 80 anni) e il periodo di 20 anni, il terzo più potente, che ricorda le
oscillazioni lunari (18-20 anni) o anche il ciclo delle macchie solari (11-22
anni), mentre non sono in grado di associare a qualche oscillazione
particolare il massimo spettrale di periodo 127 anni. Il massimo principale
di periodo 532 anni (ultimo punto a destra nel grafico centrale) può forse
fare riferimento ad un ciclo solare senza nome di periodo 500 anni.
Fig.2:
Serie di GHD di Beaune (pinot nero) da Labbé et al., 2019, integrata con le
date di vendemmia (2019-2021) raccolte in rete.
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Come si vede bene, una divisione piccola della scala verticale nel
grafico in alto rappresenta 5 giorni e quindi anticipi e ritardi di una
settimana sono praticamemte la norma (vedere ad esempio i giorni riportati
in figura 1) e anche fluttuazioni di 20-30 giorni sono frequenti. Il fatto
che la variazione di una settimana (rispetto alla media? Ma quale media? Vedere
in figura 2 come la media può cambiare in periodi diversi) possa costituire una
notizia da telegiornale mi sembra del tutto ridicolo, e il tono usato
assolutamente inappropriato, a meno che non si voglia ancora una volta istillare
la paura di un clima che cambia (male) in un pubblico che difficilmente ha tempo,
voglia e mezzi per verificare la notizia (e le decine di notizie
"climatiche" da cui siamo giornalmente bombardati).
Un modo grafico diverso per sottolineare la grande variabilità di GHD è
quello di mostrare le date come pallini e usare non il DoY
ma la differenza, in giorni, tra una data prefissata (ad es. una media scelta
con un qualche criterio) e la data (DoY) di inizio vendemmia; qui uso il DoY
270 (27 settembre) come media presunta, per cui i valori sopra la linea viola
dello zero sono vendemmie precoci (precedenti il 27/9) e viceversa per i valori
negativi.
Sia in questo grafico che in figura 2 si nota (seguiamo la linea gialla
o arancione del filtro a 30 anni) un profondo minimo nel 1810, dovuto a un
ritardo superiore al mese nel 1816 -e quindi ad un'annata molto fredda-
seguito da una crescita continua, tra alti e bassi, fino a circa il 2010 e
poi un leggero accenno di stasi e debole decrescita. La figura 3, un
ingrandimento della figura 1 tra il 2000 e il 2021, mostra in dettaglio che
la stasi inizia dal 2012, segno che qualcosa è cambiato nelle date di
vendemmia di Beaune.
Fig.3:
Ultimi 22 anni della serie GHD di Beaune. La riga viola identifica il 27
settembre, data rispetto alla quale sono calcolati i ritardi-anticipi di
inizio vendemmia. Anche qui la riga gialla mostra il filtro su 30 anni
calcolato sull'intera serie i cui valori sono tutti precedenti il 27/9
(negativi).
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Tutti i grafici di questo post identificano un processo di aumento della
temperatura dell'aria a partire dal 1810, ovvero dall'inizio della
rivoluzione industriale che ha però il "difetto" di essere iniziata
contemporaneamente alla fine della Piccola Età Glaciale (PEG) e al
conseguente recupero delle temperature rispetto al massimo glaciale situato
attorno al 1850 (Nussbaumer and Zumbühl, 2018), per un fenomeno del tutto
naturale.
Si può senz'altro immaginare che la situazione in Borgogna possa essere
diversa da quella italiana e per questo propongo in figura 4 il confronto
tra le date di vendemmia della Valtellina, dell'altopiano svizzero e di
Beaune, tutte riferite al 31 agosto. I dati di Tirano (Valtellina) derivano
da Mariani et al., 2009 e quelli svizzeri da Meier et al., 2007.
Fig.4:
Confronto tra le date di vendemmia di tre località, al di qua e al di là
delle Alpi: Tirano (Valtellina), altopiano svizzero e Beaune, tutte riferite
alla distanza, in giorni, dal 31 agosto (DoY 243).
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Si osservano differenze sistematiche tra la Borgogna e le altre due
località ma cambia molto poco la dispersione dei dati e l'inizio della
salita delle temperature: anche fuori dalla Borgogna la variazione di una
settimana nella data di vendemmia è una situazione del tutto normale e i
"gridi di dolore" non servono la causa di un buon giornalismo ma solo
quella, per qualcuno ben più importante, di mantenere desta l'attenzione
sulla catastrofe climatica.
Bibliografia
Labbé T., Gaveau F.: Les dates de vendange à Beaune
(1371-2010). Analyse et données d'une nouvelle série
vendémiologique, Revue historique, 2013/2, 333-367,
2013. https://doi.org/10.3917/rhis.132.0333. Lavoro disponibile
a http://www.cairn.info/revue-historique-2013-2-page-333.htm
Thomas Labbé, Christian Pfister,
Stefan Brönnimann, Daniel Rousseau, Jörg Franke, Benjamin Bois:
The longest homogeneous series of grape harvest dates,
Beaune 1354–2018, and its significance for the understanding
of past and present climate., Clim. Past, 15, 1485-1501, 2019
https://doi.org/10.5194/cp-15-1485-2019
Meier N., Rutishauser T., Pfister C., Wanner H. and Luterbacher J.,
Grape harvest dates as a proxy for Swiss April to August temperature
reconstructions back to AD 1480, Geophys. Res. Lett., 34
(L20705), 2007, https://doi.org/10.1029/2007GL031381
L. Mariani, S. G. Parisi, O. Failla, G. Cola, G. Zoia, L. Bonardi:
Tirano (1624-1930): A Long Time Series of Harvest Dates for Grapevine
, It. J. Agrometeo., 7-16(1), 2009.
Nussbaumer, S. U. and Zumbühl, H. J.: Evidence from the Archives
of Societies: Historical Sources in Glaciology, in: The Palgrave
Handbook of Climate History, edited by: White, S., Pfister, C.,
and Mauelshagen, F., London, Palgrave Macmillan, 93–97, 2018.
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