Attorno a metà dicembre 2018 mi sono reso conto che non avevo mai fatto un "esame di coscienza" per capire quale erano le motivazioni del mio scetticismo climatico. Avevo tante informazioni e sensazioni che però non avevo mai organizzato e razionalizzato.
Ho quindi deciso di raccogliere per uso personale una serie di
considerazioni che potessero giustificare il mio essere scettico nei
confronti dell'ipotesi (teoria) del riscaldamento globale di origine antropica
(alias cambiamento climatico) e ho scritto circa 30 pagine dal titolo
Sono uno scettico climatico. Sì, ma perché? in
cui, dopo una premessa che riguarda la mia definizione di scettico, ho
riportato quasi integralmente alcune considerazioni, scritte insieme
a Luigi Mariani e parzialmente pubblicate altrove, relative all'ultimo report
dell'IPCC (SR1.5), seguite da una serie di punti di cui si discute nel dibattito
climatico, corredate dalle mie considerazioni che ovviamente sono
dettate dal mio modo di vedere il dibattito, dal mio carattere e dalla calma
o dalla foga con cui affronto gli argomenti (questi particolari argomenti).
Quella che mostro è quindi (e non può essere altrimenti) una
disamina di argomenti oggettivi che contengono i miei commenti che
considero, anch'essi, oggettivi ma che possono facilmente essere visti come
di parte, su cui si può benissimo non essere d'accordo, sia per gli argomenti
che per il tono usato.
Ad esempio Luigi Mariani, la prima persona che ha letto una versione
preliminare del testo, non è stato d'accordo con la mia impostazione:
credo che l'abbia considerata troppo partigiana e poco scientifica. Avrei
dovuto essere più "galileiano" e usare i dati e la scienza invece che
affermazioni "talebane" e arrabbiate.
A mio parere la sua è una posizione accettabilissima e addirittura
condivisibile e io, durante la mia vita lavorativa nel campo della ricerca
astronomica e, nel corso di questi ultimi anni, nei post su CM e anche nelle
due pubblicazioni scientifiche prodotte insieme all'amico Luigi, credo di
aver dimostrato di poter e saper essere galileiano.
Anche Guido Guidi ha letto in anteprima una versione del testo e mi ha
espresso la sua completa approvazione: certo, anche lui avrebbe potuto e
voluto introdurre argomenti di tipo "filosofico", forse simili a quelli di
Luigi Mariani, ma ha preferito non
intaccare quella che ha definito la mia "proprietà intellettuale".
Il punto che ho cercato di portare avanti in questo testo è che, qui e adesso, è in atto una specie di guerra combattuta senza esclusione di colpi da persone che difendono una visione del mondo (e della scienza) che io non condivido e che voglio contrastare con tutte armi che possiedo (spero non con le menzogne che quotidianamente leggo e tutti noi leggiamo dal campo avverso).
Dicevo all'inizio che originariamente questo testo doveva servire solo a me; ho pensato però che, con tutti i suoi limiti e i suoi personalismi, avrebbe potuto essere utile ad altri lettori di CM in vari modi, dal rispondere alle critiche al costruirsi una propria visione dentro il dibattito climatico. Quindi lo rendo pubblico tramite CM, sottolineando che ho cercato di usare il linguaggio più semplice che ho saputo trovare anche se certi tecnicismi sono risultati inevitabili, nella speranza di essere utile.
È mia intenzione tenere aggiornato, per quanto possibile, questo testo. Quindi, ogni tanto, produrrò una versione nuova.